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Un principe di Toscana in Inghilterra e in Irlanda nel 1669: Visita a Roberto Boyle (Author: Conte Lorenzo Magalotti)

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Visita A Roberto Boyle

La mattina de' 18 S. A., sentita la messa per tempo, ammesse all'udienza mylord Giovanni Hastings, conte di Huntingdon, il cavaliere Tommaso Clifford, tesoriero della Casa Reale, e Jacopo Hamilton, gentiluomo della camera del letto, venuti a riverire l'A. S.; e dopo in carrozza si portò alla casa del signor Roberto Boyle, le di cui opere gl'hanno dato il credito d'uno de' più perspicaci ingegni dell'Inghilterra, applicato non solamente a ridurre in pratica le osservazioni naturali con metodo assai chiaro, senza l'aiuto delle dispute e questioni scolastiche, soddisfacendo la curiosità colle fisiche sperienze; ma ancora attento, per istinto della sua naturale bontà, a somministrare alle nazioni più lontane e idolatre i lumi necessari per la cognizione di Dio, avendo a tale effetto fatta imprimere la Bibbia tradotta nelle lingue orientali, perché sia a loro comune la notizia della Scrittura, pretendendo ancora di sollecitare alla perfezione morale, con varie opere da lui pubblicate, i più scostumati. Ed invero, se nella persona sua s'unisse coll'aggiustatezza del vivere morale la vera credenza, non vi sarebbe che desiderare, ma l'esser nato questo filosofo et educato nell'eresia, lo rende ignorante de' principi della vera religione, non conoscendo la Chiesa cattolica romana che per i libri di controversie della sua setta anglicana, di cui egli si fa acerrimo difensore e costantissimo seguace. Onde in riguardo della sua dottrina tanto meno è compatibile la sua cecità. Egli colla macchina pneumatica da lui ingegnosamente inventata, e da Cristiano Huygens de Zuylichem ridotta a perfezione, fece vedere a S. A. molte belle sperienze per riconoscere quello che la rarefazione e compressione dell'aria possono sopra i corpi, osservando quanto succedeva agl'animali che vi s'esponevano; dal che si può pigliare cognizione della cagione de' reumatismi, de' catarri e dell'altre malattie contagiose che l'aria produce, e di varie indisposizoni della natura: curiose cose furono a vedersi l'esperienza della mutazione de' colori con due acque chiare in rosso, a cui coll'aggiunta d'un altro rosso


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ritornava chiaro, e quella del vacuo con un animale dentro, diretto il tutto alla pressione dell'aria. Un instrumento che indica da sè le mutazioni dell'aria che accadono in ventiquattro ore, di vento, pioggia, freddo e caldo per mezzo d'un oriuolo, d'un termometro, d'una bussola e d'una piccola vela da vento che dà il moto ad un regolo che rigirandosi segna con un lapis. Un altro instrumento per fare disegnare qualsivoglia sorte d'oggetto ad uno che non abbia mai imparato, con riguardare con una pinnula la testa d'un ago fissa nell'estremità d'un regolo, che si conduce colla vista per tutte le linee dell'oggetto, mentre che si muove il regolo per mezzo d'un piombo, camminando con una delle sue estremità nel modo istesso che fà l'ago dall'altra, toccando sulla carta col lapis le linee necessarie per il disegno. Fece osservare anco a S. A. fra l'altre rarità certi occhiali d'un vetro solo lavorato a facce, che moltiplica gl'oggetti, ma degno d'ammirazione quanto ogn'altra cosa fu un globo della luna sul quale l'altezze si rappresentano con l'intera loro proporzione.

Contentata quivi con sommo diletto la curiosità, avvicinandosi il mezzo giorno, si restituì a casa e furono a desinare coll'A. S., oltre i suoi cavalieri, mylord Huntingdon, il cavalier Clifford ed Enrico Neville. Il dopo desinare fu S. A. a vedere la casa fabbricata modernamente dal gran cancelliere mylord Hyde, Duca di Clarendon, suocero del Duca di York, a cui il popolo per l'odio concepito contro di lui (come che l'ha per autore della vendita fatta alla Francia della città di Donkerchen1, piazza di sito rilevante alle pretensioni sulle provincie di Fiandra ed uno de' più sicuri porti d'Europa, avendovi l'entrata i vascelli a tutti i venti), ha dato il nome di Dunkirk House; volendo con tal denominazione significare che il denaro ricavato in proprio da tal negoziato avesse servito per la costruzione di quel palazzo. Questo è in un sito vantaggioso, che gl'accresce la magnificenza essendo in faccia ad un stradone per il quale si scende al palazzo di St. James, che gl'è opposto. È di figura quadrato; nel di fuori, per essere nobilitato di conci con regolata architettura disposti, riesce al maggior segno allegro, e nel di dentro comodo e sontuoso. Dalla parte di dietro si scende nel giardino cinto nell'ampiezza del suo dintorno di mura, alle quali sono appoggiate verdeggianti spalliere fatte di varie


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piante e frutti, che fanno vista dilettevole, benchè non abbia altro ornamento che vari compartimenti di terra ripieni di bassi e galanti perterri e larghi viali, per gli quali per mantenergli ugualmente piani, ruotolano certe pietre in forma di cilindri per tenere l'erba depressa. Questa casa oggi, per la contumacia del Gran Cancelliere scacciato dal regno, è stata incorporata dalla camera regia ed è di sua ragione. Era il Gran Cancelliere legista, essendo stato il suo primo esercizio quello dell'avvocato, versatissimo in ogn'altra cosa fuori che nelle lettere umane, professava segretamente la setta presbiteriana, mostrando in apparenza di aderire a quella del regno.

Di qui essendo sulla strada che conduce a Hyde Park, fu S. A. a quel passeggio e fattovi un breve giro partì verso Whitehal, salendo al quarto della Regina, e fu S. Altezza introdotta nella camera del letto, dove S. M. a riguardo della gravidanza stava ritirata, trattenendosi giuocando con alcune dame. S'inchinò S. A. alla Maestà della Regina e, quivi fermatasi per breve tempo, avanti di ritornare a casa, si lasciò vedere nell'appartamento della Duchessa di York, e di lì passò immediatamente a casa e cenò sola.